Il parto in casa propria – La moda delle madri vip
Nascere tra le pareti domestiche, moda o filosofia di vita? Star come la cantante Giorgia hanno coronato il sogno di partorire nell’intimità, in sicurezza ma fuori dall’ospedale.
Attrici e cantanti sono state le prime a chiedere (e ottenere) di allestire, come ai vecchi tempi, una stanza per partorire tra le pareti domestiche. Desiderare una maternità naturale all’interno di un contesto privato in cui si avvertono profumi familiari è un sentimento sempre più diffuso, non solo tra le coppie vip. Bisogna organizzare tutto nei minimi particolari, in primis la casa, per ospitare il lieto evento, ma si deve disporre di spazi ampi e risorse, ambienti diversificati per travaglio, assistenza alla puerpera e al neonato.
Dotazioni
Sul lettone matrimoniale candide lenzuola di seta, una comoda poltrona reclinabile con poggiapiedi, un cuscino gonfiabile, un cestone di asciugamani morbidi e caldi e un plaid di cachemire (per il brivido postpartum), tisaniere con infusi di ortica e melissa, luci soffuse e musica classica o new age, secondo i gusti, sono accessori che contribuiscono a creare il giusto clima. Comunicante alla camera da letto un’ampia stanza da bagno profumata di essenze e dotata di vasca idromassaggio, di piscina dalla forma morbida e confortevole, priva di spigoli, per il parto in acqua e la vaschetta per il primo bagnetto del nascituro. Nella nursery una culla termica oltre a quella tradizionale, una bilancia, biberon, tiralatte, tanti giochi morbidi, sonaglini, vestitini vari e l’immancabile camicino della fortuna, come tradizione vuole. La presenza del papà, le visite di nonni, zii e amici, se graditi, contribuiscono a rassicurare.
Spettacolo
Il regista di questo «scenario da sogno» è l’ostetrica che ha il compito non solo di assistere la partoriente durante le varie fasi e di allestire i vari ambienti, ma anche di coadiuvare l’attività degli altri specialisti presenti come il medico, per le manovre ostetrico-ginecologiche, l’anestesista per il parto indolore, e il neonatologo per visitare il bebè «quando il suo sguardo arriverà». E se proprio dovessero insorgere complicanze, l’ospedale attrezzato si raggiungerà con ambulanza o elicottero mobilitati nei pressi, con personale a bordo pronto al trasbordo per ogni evenienza.
Sicurezza
Così il parto delle madri Vip. E noialtre comuni mortali? Sempre più donne desiderano che anche l’ospedale faccia uno sforzo per umanizzare gli ambienti. Prima di tutto la gravidanza deve essere fisiologica e senza complicanze: mamma in buona salute, feto in presentazione cefalica e contrazioni spontanee. Quando va tutto bene, l’emozione è indimenticabile. Il vero problema semmai sono i costi. A differenza del parto in ospedale, che è gratuito, il parto in casa ha indubbiamente un costo, non particolarmente elevato, se ci si limita solo alla presenza dell’ostetrica, ma che sale vertiginosamente sommando gli onorari dei vari specialisti coinvolti, e le Ausl non sempre riconoscono le spese sostenute. Ma sognare un parto vip non è vietato, e azzeccare un sei al Superenalotto consente di realizzarlo.
Articolo a cura della dott.ssa Fiammetta Trallo, già apparso su Quotidiano Nazionale.