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Dopo il parto, la cura del bambino

Dopo il parto, la cura del bambino

Camicino bianco portafortuna, creme e bagnetto

La presenza dell’ostetrica a casa nella settimana successiva alla nascita è fondamentale per i consigli pratici utili per la salute di mamma e bambino. Anche il papà ha i suoi compiti, non solo cambiare pannolini cullare il pupo se la mamma riposa. Il camicino della fortuna è l’indumento che rimane a contatto con la morbida pelle del neonato per 2/3 settimane, poi si toglie. Il culetto si arrossa con i pannolini sintetici, una buona pomata antiossidante risolve il problema e scaccia i funghi.

Formulazioni

«Le creme per il neonato devono essere emollienti, idratanti, piuttosto grasse – spiega Giuseppe Mele, professore di pediatria ai congressi internazionali e presidente di Paidòss – e devono essere utilizzate per tutto il corpo. Prima vanno passate nella mani della madre, le stesse mani devono massaggiare il bambino in modo completo». Le creme devono contenere alcune sostanze come ribes nero e aloe, che sono fortemente idratanti.

Igiene

Quali precauzioni prendere quando è il momento di lavare i piccini? Primo: non lasciare mai il bambino solo nel bagnetto neppure un attimo. La caduta del moncone ombelicale da il via libera al bagnetto, l’esperienza consiglia di compiere questo rito prima del penultimo pasto della giornata verso le otto di sera per cogliere l’effetto rilassante. Occorrente preparare tutto prima: un sapone liquido poco aggressivo in quanto la pelle del bambino è molto sottile e il suo strato superficiale non possiede ancora un’efficace barriera protettiva. asciugamano caldo per avvolgerlo, pannolino pulito, olio per il corpo, il cambio dei vestiti, poi metterlo nella parte più calda della casa.

L’allattamento,  culla e riposino

L’allattamento al seno materno è il massimo per il neonato. Per evitare che si formino dolorose ragadi disinfettare capezzoli e areole con appositi prodotti prima e dopo la poppata e applicare negli intervalli le coppette d’argento. Il residuo del cordone ombelicale nel giro di 7-10 giorni deve cadere, ogni giorno va cambiata e disinfettata la medicazione. Vediamo altri preziosi consigli dagli esperti del comitato scientifico di Paidòss, l’Osservatorio per la salute nell’infanzia.

Coliche

Si manifestano con crisi di pianto improvvise e persistenti per ore. Si ripetono quasi regolarmente ogni sera. Il piccolo è sofferente tiene le gambe flesse e i pugni chiusi. E’ difficile eliminarle completamente ma sono necessari alcuni accorgimenti: se allattato al seno non tenetelo attaccato per troppo tempo al seno (non più di 15 minuti per seno), rispettando un intervallo minimo di 2 ore. Evitate di bere te, caffè, cioccolato, bevande a base di cola che passando nel latte possono stimolare il bimbo.

Tettarella

Se allattato con biberon controllate che i fori della tettarella e le modalità di allattamento siano adeguate. Consultate il vostro pediatra che valuterà se sostituire il latte che utilizzate. Se la colica è in atto diminuiti luce e rumori, evitate di stimolarlo troppo (può solo aumentare il disagio), cullatelo con movimenti ritmici e dolci, massaggiategli il pancino in senso orario, ricorrete a un bagnetto caldo, attaccatelo al seno per 3/5 minuti e dategli dell’acqua per favorire la ripresa del transito intestinale. Utilizzare per un periodo di tempo non prolungato dei probiotici sicuri ed efficaci consultando il vostro pediatra e non con le auto prescrizioni. Quelli sicuri sono lactobacillius Rannosus oppure probiotici a base di spore.

Articolo a cura della dott.ssa Fiammetta Trallo, già apparso su Quotidiano Nazionale.

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