REHA Conference e il diritto del disabile alla reintegrazione nella società
Reha Conference, che si svolgerà il prossimo 15 maggio a Roma presso il Radisson Blu Es. Hotel, si pone, anche quest’anno, come un importante momento delicato al tema della reintegrazione del malato nella società attraverso l’impiego di apparecchiature tecnologicamente avanzate.
L’appuntamento di Reha Conference consentirà il confronto e l’approfondimento tra i produttori di ausili ortopedici e riabilitativi e le associazioni di medici ed operatori del settore, mettendo in campo possibili soluzioni concrete per il disabile.
In effetti, l’innovazione tecnologica applicata al settore ortopedico e riabilitativo ha consentito di migliorare notevolmente le condizioni di vita del disabile, assicurandogli un certo grado indipendenza.
Ciò, a partire dall’introduzione delle protesi a comando mioelettrico, attraverso le quali il disabile può acquisire e ritrovare autonomia nei gesti e nella vita quotidiana.
In particolare, la tecnologia delle protesi a comando mioelettrico si basa su particolari sensori (elettrodi), posti a contatto con la cute del moncone, in grado di rilevare il segnale elettromiografico generato a seguito di una contrazione isometrica della fascia muscolare sottostante, consentendo così al disabile di attuare il movimento desiderato in libertà ed autonomia.
Al miglioramento della vita del disabile sono poi destinati una serie di altre innovazioni, quali ad esempio la produzione ad hoc di mobilia ed adattamenti per la casa ed altri edifici, finalizzati tutti a ridurre le insidie e le difficoltà del disabile, garantendo così allo stesso una certa indipendenza di movimento negli spazi da esso utilizzati.
Vengono, infatti, commercializzate cucine con linee specifiche per persone in carrozzina o con difficoltà di movimento, oltre che ovviamente tavoli con piantana centrale e regolabili in altezza e letti regolabili ed adattabili in vario modo, dotati di accessori che ne favoriscono l’uso da parte di persone disabili.
Di grande importanza sono poi i mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione e al sollevamento del disabile, così, ad esempio, il montascale mobile a cingoli, i veicoli di facile utilizzo per i disabili, le carrozzine tecnologicamente avanzate, etc.
Lo Studio Legale LDS, con alcuni dei suoi legali, parteciperà ai lavori di Reha Conference, presso lo stand che avrà Omnialex S.r.l., che assiste le aziende produttrici ed i centri di cura e di riabilitazione nei rapporti con il Servizio Sanitario Nazionale.
I legali parteciperanno a Reha Conference con grande interesse ed entusiasmo, onde acquisire ulteriore conoscenza dei nuovi ausili tecnologici per meglio assistere la clientela, che patisce la disabilità conseguente a gravi sinistri subiti, nella scelta degli ausili più adeguati.
L’Avv. Federico Lerro ritiene che “tutti gli strumenti tecnologici applicati alla vita del disabile devono diventare un diritto degli stessi al fine di garantire alla persona affetta da handicap una normalizzazione delle condizioni di vita, riducendo – per quanto possibile dalla tecnologia e dalla sua evoluzione – ogni disagio sociale”.
“Un primo passo”, spiega l’Avv. Federico Lerro “è quello di riconoscere le apparecchiature tecnologicamente avanzate applicate al disabile come autonoma voce di danno all’interno di un risarcimento dovuto alla persona rimasta vittima di un sinistro”.
Dal punto di vista legale, in effetti, molti ignorano che la vittima di un grave sinistro stradale ovvero di un infortunio sul lavoro ha diritto ad avere il risarcimento di quelle apparecchiature che potrebbero garantire alla persona divenuta disabile un tenore di vita indipendente e meno afflittivo.
La stessa Giurisprudenza di merito (Tribunale di Reggio Emilia del 13 febbraio 2012) ha avuto modo di riconoscere che il risarcimento delle protesi tecnologicamente avanzate è possibile ogni qual volta queste siano protese a raggiungere le finalità individuate nella L. 5 febbraio 1992 n. 104, tra queste “il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona handicappata alla vita della collettività”.
Al fine di ottenere il risarcimento di queste voci di danno, i Professionisti dello Studio Legale LDS hanno acquisito una certa preparazione sulla gamma di strumenti commercializzati e messi a disposizione del disabile e sulla loro evoluzione tecnologica e si avvalgano di validi consulenti esperti della materia.
In effetti, le Compagnie di Assicurazione di fronte a tale avanzamento tecnologico sono un po’ restie a riconoscere tali voci di danno, trovandosi spesso anche nella difficoltà di reperire tecnici qualificati in grado di esaminare i preventivi delle apparecchiature risarcibili.
In tema di gravi sinistri, i legali dello Studio Legale LDS si sono posti quale loro obiettivo quello di difendere i diritti del disabile, facendo valere nei confronti della Compagnia Assicurativa tenuta al risarcimento del danno la conoscenza ormai acquisita degli strumenti tecnologicamente avanzati messi a disposizione del disabile.
Certamente, la domanda rivolta ai responsabili civili, dovrà essere corretta e scevra da ogni falsa – o peggio gonfiata – prospettazione.
L’Avv. Federico Lerro tiene a precisare che la domanda volta ad ottenere il risarcimento/pagamento di protesi tecnologicamente avanzate ed ausili per la vita del disabile di ultima generazione, può essere avanzata al responsabile civile, solo qualora venga suffragata dalle necessarie e idonee prescrizioni provenienti dagli organi preposti, e da preventivi chiari e dettagliati rilasciati dalle primarie e più accreditate aziende del comparto.
In presenza di questi requisiti, si potrà cercare di ottenere il massimo per il proprio assistito, lungi da intenti speculativi che non devono e non possono essere perseguiti dai legali, a volte a danno delle assicurazioni ma anche dei propri assistiti: avanzare richieste risarcitorie senza la idonea documentazione probante, ha come conseguenza la creazione di contenziosi di lunga durata e incerta soluzione, che una persona gravemente provata nell’animo e nel fisico non può sopportare.
Di seguito, il programma dell’evento.
SVOLGIMENTO GIORNATA DEI LAVORI
08:30 – 13:00 MATTINA
TITOLO: ASPETTANDOLA RIFORMA
Saluto del SIMFER
- Paolo Boldrini – presidente SIMFER
Saluto di Assortopedia
- Renato Conti Nibali – presidente Assortopedia
Introduzione ai lavori
- Michele Clementi – Segretario Assortopedia
- Maria Teresa Agati – presidente CSR
L’impatto della Riforma dei L.E.A.: la posizione dell’ Associazione Luca Coscioni
- Marco Gentili, Co presidente Associazione Luca Coscioni – Per la libertà di ricerca scientifica
L’impatto della Riforma dei L.E.A.: la posizione di Assobiomedica
- Fernanda Gellona – Direttore Generale Assobiomedica
L’impatto della Riforma dei L.E.A.: la posizione di S.I.M.F.E.R.
- Giuseppe Buonanno e Massimo De Marchi – Sezione SIMFER su Protesi e Ausili
L’impatto della Riforma dei L.E.A.: la posizione di U.R.C.T.O.
- Tiziana Zungri – presidente U.R.C.T.O. (Unione Regione Campania Tecniche Ortopediche)
L’impatto della Riforma dei L.E.A.: la posizione di A.R.I.S.
- Damiano Rivolta – Direttore dell’I.R.C.C.S. “Medea” de La Nostra Famiglia di Bosisio-Parini (Co)
L’impatto della Riforma dei L.E.A.: la posizione di A.N.T.O.I.
- Provvido Mazza – presidente A.N.T.O.I.
Presentazione concorso associato al Reha Bike: una buona idea per muoversi
- Vincenzo Falabella, presidente F.A.I.P. – Paolo Boldrini, presidente S.I.M.F.E.R.
Lunch e visita allo spazio espositivo
14:30 – 17:00 POMERIGGIO
TITOLO: LE PROFESSIONI
- Giovanni Checchia, segretario nazionale S.I.M.F.E.R.
- Alessandra Amici, segretario nazionale A.I.F.I.
- Francesco della Gatta, presidente A.I.T.O.
- Marco Traballesi, membro comitato nazionale I.S.P.O. Italia
Tavola rotonda – L’impatto della riforma sull’utenza, l’impresa, la classe medica ed i professionisti coinvolti (con la partecipazione di tutti gli intervenuti e di Nicola Marzano e Giuseppe Stival di SIDIMA, di Sergio Dugone, coordinatore nazionale dei centri di riabilitazione A.R.I.S e di Cittadinanzattiva).
17:00 Chiusura dei lavori