Sinistri stradali: l’efficacia della constatazione amichevole
Come è noto, nell’immediatezza di un incidente stradale, è possibile compilare il modello di constatazione amichevole (anche chiamato CAI, ovvero, constatazione amichevole di incidente, o CID – convenzione indennizzo diretto), con il quale le parti coinvolte precisano la dinamica dell’incidente.
La compilazione del suddetto modulo, infatti, giova alle parti le quali, in accordo sulle cause e sulle responsabilità del sinistro, ottengono una velocizzazione sul risarcimento del danno.
Può accadere, però, che in sede di risarcimento del danno possano sorgere contestazioni da parte dell’Assicurazione in merito alla ricostruzione del sinistro, così come resa nel modello di constatazione amichevole.
A tal proposito, la Suprema Corte di Cassazione (Cass., sez. VI Civile – 3, ordinanza 14 aprile – 15 giugno 2016, n. 12370), chiamata di recente a decidere sulla questione, peraltro confermando l’orientamento giurisprudenziale, ha statuito che il modello di constatazione amichevole, sebbene sottoscritto da entrambe le parti, non ha valore di prova nei confronti dei terzi e, pertanto, non vincola né il giudice, né la compagnia assicurativa.
Il giudice, infatti, all’esito dell’istruttoria, può ricostruire la dinamica dell’incidente discostandosi da quanto dichiarato nel CAI/CID, qualora sia stata accertata l’incompatibilità oggettiva tra il fatto come descritto in tale documento e le conseguenze del sinistro come accertate in giudizio.
Ciò in quanto il modulo di constatazione amichevole di incidente ben può essere redatto di concerto tra le parti con il mero intento di frodare l’assicurazione.
Lo Studio Legale LDS offre un’assistenza personalizzata nella gestione dei sinistri stradali sin dal momento successivo alla redazione del modello di constatazione amichevole, seguendo l’Assistito in tutto il percorso volto all’ottenimento dell’equo risarcimento di tutti i danni materiali e biologici derivanti dal sinistro stradale.