“Sempre di più quelli che si curano di meno: la crisi delle strutture convenzionate”
Diminuiscono sempre di più le risorse destinate al SSN con un conseguente abbassamento di prestazioni rimborsabili che mina l’universalità della nostra sanità.
Secondo una ricerca condotta recentemente dal Censis, anche a causa della crisi economica è aumentato il numero degli italiani che rinuncia a curarsi (da 9 milioni nel 2012 si è passati a 11 milioni per l’anno 2016). Il fenomeno in Italia è preoccupante poiché il dato è superiore di quattro volte a quello europeo (per Eurostat è il 6,7% della popolazione europea che non si cura).
Una buona parte degli italiani quindi, mostra un bisogno insoddisfatto di visite o trattamenti medici derivato in gran parte dall’inaccessibilità al costo elevato dei trattamenti, alle lunghe lista d’attesa che i cittadini sono costretti a subire e all’eccesiva distanza che deve essere percorsa per averli.
Dato allarmante considerando che la salute è un fondamentale diritto dell’individuo ed è un dovere dello Stato renderlo accessibile a tutti.
La ragione di tale fenomeno va ricercata nel fatto che il SSN da anni sta attuando una politica di progressiva e inesorabile riduzione dei budget alle strutture che agiscono in regime di convenzione, nonché di elisione di alcune prestazioni di cura e analisi dalle convenzioni stesse. Le strutture convenzionate ridotte ad usufruire di risorse limitate si vedono quindi ora costrette a rendere a pagamento tutte quelle prestazioni finora concesse quasi gratuitamente agli utenti, conducendo quella fetta di popolazione meno abbiente a rinviare, nella migliore delle ipotesi, o spesso a rinunciare alle cure sanitarie causando un aggravamento inevitabile dello stato di salute.
Altra ragione deve essere ricercata sulla politica di razionalizzazione delle strutture sul territorio portata avanti dal governo italiano che, riducendo o eliminando molte strutture disseminate nelle regioni, ha creato eccessive distanze tra gli utenti e i presidi sanitari sopravvissuti (in una Italia che ha ampi territori non collegati da treni, servizi di linea pubblici e strade facilmente percorribili).
Una sanità negata insomma che causa un contraccolpo importante anche a tutte quelle strutture convenzionate al SSN che perdono clienti “pubblici”, cioè i convenzionati, e al contrario non guadagnano clienti “privati”, ossia i solventi, vedendo un rallentamento del lavoro che porta allo svuotamento quotidiano del cassetto con evidenti ripercussioni su tutta l’attività.
Risulta chiaro che alla base di questo quadro di insoddisfazione generale vi sia un problema di tipo economico che può portare alla chiusura delle strutture che erogano servizi di cura alla persona, o comunque al licenziamento di molteplici figure professionali (tecnici di laboratorio, personale medico e paramedico, etc.).
Contraendosi le risorse economiche in entrata, occorre che l’imprenditore che opera nella Sanità, si attivi per ricercare la liquidità di cui ha bisogno nella contabilità dei precedenti esercizi: spesso le strutture convenzionate hanno maturato anno per anno crediti nei confronti del SSN a causa di mancati pagamenti e/o decurtazioni imposte dalla PA sulla base di provvedimenti governativi o regionali.
L’imprenditore della Sanità a volte non sa che queste somme sono reclamabili giudiziariamente poiché i provvedimenti che hanno impedito i pagamenti sono stati oggetto di annullamento o rivisitazione da parte delle Magistrature superiori.
Collextion srl e Omnialex srl società di recupero crediti sanitario, offrono proprio il servizio di analisi della contabilità dell’azienda al fine di verificare la ricuperabilità di somme non incassate per l’imposizione da parte della PA di sconti tariffari, tetti di spesa, mancati adeguamenti tariffari, regressioni, etc.
I legali di Collextion e Omnialex, a seguito di una valutazione della documentazione dell’azienda, possono recuperare i crediti vantati contro Asl/Asp, A.O. e Regioni.
Lo staff dei nostri responsabili commerciali è a disposizione (sede di Como, via Garibaldi, 30 – tel. 031 242138 – 4310852, info@collextion.it ) per fornire un primo riscontro a chi desiderasse approfondire temi di recupero contro il SSN.